La pandemia è il cigno nero? Forse sì e forse no. Ma quante cose non sappiamo ancora!
Un evento inaspettato, che demolisce schemi convalidati. Imprevedibile e non immaginabile. E’ il Cigno nero?
Continua a leggereUn evento inaspettato, che demolisce schemi convalidati. Imprevedibile e non immaginabile. E’ il Cigno nero?
Continua a leggereIl 4 marzo dimissioni di Zingaretti. Colpiscono due parole: vergogna e sincerità. Si è sentito tradito, tutto il gruppo dirigente aveva deciso per Conte… e poi?
Continua a leggereQuello che è certo è che dopo il primo lockdown si è perso tempo. Da maggio in poi. Allentamento, euforia… Nell’oscillazione tra autodenigrazione e patriottismo, allora ci sentivamo i primi del mondo.
Continua a leggere“Nel futuro ci sarà una professione chiamata l’ascoltatore. Qualcuno che dietro pagamento dedica ascolto all’altro” Così scrive il filosofo Han.
Continua a leggereC’è un’idea, un sentimento diffuso: il recovery plan sarà la nostra salvezza. Su di esso c’è, però, un frastuono sempre più assordante. Sembra che i soldi stiano lì, e non si deve fare altro che prenderli.
Continua a leggereIn un dibattito televisivo, due giorni prima del giuramento, il corrispondente americano dà notizia dei primi provvedimenti del neopresidente: immigrati, ricongiungimenti familiari, il muro, il clima… In studio c’è sorpresa, quasi timore che il neopresidente si muova da subito in modo così deciso, in un paese spaccato.
Continua a leggereI morti sono tanti. Le conseguenze economiche sono enormi e non ce ne rendiamo ancora conto. E poi la perdita di socialità, di relazioni…
Continua a leggereLa politica dei “bonus”. Non solo non crea sviluppo, ma non è nemmeno “distributiva”.
Continua a leggereIn campo c’erano molti nomi (rinascita, resistenza, rilancio, ricostruzione…), tutti con la lettera R. Poi il Piano da presentare all’Europa per il Recovery fund ha preso il nome di “ripresa e resilienza”.
Continua a leggereL’Asia ha surclassato l’Occidente. I paesi asiatici hanno scelto di testare, isolare, trattare… Tra essi Taiwan, Nuova Zelanda, Corea del Sud… Paesi con culture diverse, e democratici. Poi c’è la Cina.
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