Asi e porto. Si prova a voltare pagina. Almeno, questo è ciò che appare.

POLITICA LOCALE

Stesso giorno: – il Consiglio di Stato si pronuncia sull’Asi; – avviso pubblico per individuare il rappresentante di Manfredonia nell’Autorità portuale del basso Adriatico.

Sulla nomina dell’ex Sindaco Riccardi di Manfredonia a presidente dell’Asi (Consorzio sviluppo industriale), nel settembre del 1917, si espresse negativamente l’Anac nel maggio del 2018. Erano stati i 5 stelle a chiederne il parere. Riccardi reagì, parlò di atto miope e superficiale, viziato da eccessi di delega e di potere, oltreché di competenza… fece ricorso al Consiglio di Stato, che ora risponde in modo ampio, con argomentazioni specifiche e riferimenti e raffronti più generali (costituzionali e legislativi). Una lettura utile e formativa a livello civico e giuridico, anche se gli omissis rendono spesso faticosa la comprensione.

Un anno (2017) agitato e convulso. Piani di sviluppo della piana di Macchia svaniti, intervento della corte dei Conti, Rotice nell’autorità portuale… Riccardi cercava una via d’uscita nell’Asi. Il sindaco di Foggia Landella, anch’egli nel consiglio di amministrazione del Consorzio, diceva che la buona politica, direttamente con i sindaci, doveva scendere in campo! Un anno nel quale si tentò di concentrare il potere in poche mani, accorciare le scelte e i tempi, fare prove di decisionismo… Allora circolava una storiella. Riccardi chiama Rotice: “Ah Gianni, dobbiamo incontrarci… io tu, il presidente Confindustria, del porto turistico, imprenditori…” “E sono sempre io!” “Eh, già… e allora, senti, vediamoci al bar”. Rotice era ed è presidente di Confindustria, all’epoca presidente del porto turistico, imprenditore. Anche in questo caso i 5 stelle chiesero l’intervento di Cantone.

In quel periodo (estate), riunioni febbrili nel PD, nel cui direttivo tutti dicevano di non sapere niente di debiti, bilancio e di altro. “Chi è uno, ha due occhi… e vede una città; il Partito ha mille occhi e vede sette Stati” (Brecht). Ma il Pd occhi non ne aveva.
Sulla nomina di Rotice (come su Riccardi all’Asi) uscirono vari post su questo blog, scomodarono inutilmente Voltaire e Montesquieu, parlavano di una politica non più capace di autogovernarsi, di stabilire i suoi limiti, che non apprezza le competenze, è infastidita dal confronto. E soprattutto non sa più cosa è giusto e cosa non lo è, e deve ricorrere al Cantone di turno per il governo quotidiano di una comunità.

Cinque giorni fa l’avviso pubblico della commissione straordinaria per designare il rappresentante del Comune di Manfredonia nell’autorità portuale. Pubblicato giovedì 27 febbraio, scade oggi lunedì 2 marzo! Senza indicare titolo di studio, conoscenza di lingue… Questo avviso segue le dimissioni di Rotice, designato a suo tempo da Riccardi.

Su Rotice nessuno ha parlato. Poi è successo qualcosa… ha commesso l’errore di scrivere con altri una lettera che riapriva il discorso su Energas. Ed allora la richiesta di dimissioni, allora tutti si accorgono che era stato nominato da Riccardi, sindaco di un comune sciolto per mafia. E’ invitato dalla commissione straordinaria a dimettersi perché la città è contraria a chi non è chiaramente per il No all’Energas (secondo fonti giornalistiche). Una espressione, che è muro e passe-partout, definisce e blinda l’opinione pubblica.

Qualcuno sognava l’arrivo di qualche manfredoniano che vive a Trieste o Ravenna o di europei provenienti da Marsiglia e Amsterdam… Invece non hanno fatto in tempo a leggere il bando. Il porto, però, va al di là di Energas o altri veti, ed è centrale per lo sviluppo. E in primo luogo ci vogliono le competenze, perché da quel porto rovinato, dal quel retroporto devastato occorre ripartire.

Una precisazione. Non sono pro energas. Il deposito è lontano. Credo che altre siano le questioni: non mi convincono le notizie sui movimenti nel porto e a terra, sul trasporto, sugli occupati… E poi la società (tra squadra di calcio e altro) non mi sembra affidabile, sceglie spesso il silenzio e pare che si muova sempre a livello sotterraneo.

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