L’alba americana, la notte italiana. La pandemia e la sanità nel Sud che arranca, senza voce.

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In un dibattito televisivo, due giorni prima del giuramento, il corrispondente americano dà notizia dei primi provvedimenti del neopresidente: immigrati, ricongiungimenti familiari, il muro, il clima… In studio c’è sorpresa, quasi timore che il neopresidente si muova da subito in modo così deciso, in un paese spaccato.

Nelle stesse ore del giuramento, mentre Biden si impegna con il popolo americano a un patto di verità, Amanda Gorman legge la sua poesia… in Italia il presidente del Consiglio cerca i “responsabili” (di qualsivoglia provenienza) per sorreggere il suo governo. Una richiesta di transfughi dichiarata e patteggiata. Il capo del governo nel primo anno (2018) era sovranista nei discorsi e nelle azioni (sbarchi, simboli religiosi sbandierati, antieuropeismo…), nell’autunno 2019 un nuovo governo, e il Conte bis diviene “umanista”, sostenitore dell’Europa, nuovi temi in agenda senza cancellare i vecchi… Ora altro giro, sorretto dai responsabili, e la bussola diviene la fedeltà alla Costituzione, la fede europeista, il sostegno all’agenda Biden…

Capovolgimenti e conversioni dietro il grande scudo della Pandemia. In questi tempi non interessa il modo repentino in cui avvengono, né si può richiamare alla coerenza (la virtù degli imbecilli, scrisse un tempo Scalfari), né utilizzare il luogo comune del paese dei voltagabbana, del trasformismo… Il fatto è che non vengono spiegati, motivati. Eppure non sarebbe difficile. Si possono tirare in campo i mutamenti sociali, lo scacchiere geopolitico… anche l’inesperienza, il passaggio da posizioni di opposizione alle difficoltà di governo. La gente capirebbe o farebbe finta di crederci… ma forse non ci tengono a spiegare le loro scelte al popolo.

Sta montando una sfiducia profonda intorno alla pandemia. In questo territorio c’è paura per l’assenza di protezione. Non sono i tamponi, che si fanno. Non gli ospedali Covid… ma per l’assenza di cure domiciliari che pure si promettevano dopo la prima ondata. Ci sono persone che arrivano tardi in ospedale per paura di andare in ospedale. Ci sono positivi che sono assistiti dai figli pure positivi e in quarantena. Emiliano apre un ospedale Covid in fiera a Bari e le figure professionali devono arrivare da altri ospedali. E intanto continua l’emigrazione di figure sociosanitarie nel Nord.

C’è stata una campagna elettorale regionale senza contenuti, è stato detto. Si è parlato solo di pandemia, si aggiunge… E non è la questione più importante? Si parla di Recovery fund, una prima bozza è a Bruxelles, il Sud dovrebbe occupare un posto centrale… Ma dal Sud non parte nessuna idea o proposta. Non si potrebbe partire dalla sanità? Il coronavirus ha insegnato alcune cose importanti. L’ospedale non è il centro, ma anello di una filiera, la necessità di équipe territoriali… Un dibattito in prospettiva, per i mutamenti dei bisogni della popolazione e l’indice di invecchiamento sempre più alto.

Altrove si propongono e sperimentano nuovi modelli. I medici di medicina generale restano centrali. Non c’è una specializzazione per essi, esiste però la necessità di una formazione adeguata nel ruolo di “medici del territorio”. Si parla di Centri della salute dove si lavora in gruppo, si dispone di apparecchi automatizzati per analisi di base, in un sistema di telemedicina per comunicare con i pazienti e l’ospedale. Si prevedono in tali centri figure di psicologo/a, infermiere, fisioterapista. Impegno massimo nella prevenzione: stili di vita, contrasto al fumo… Il Pronto soccorso è un ponte tra territorio e ospedale nel quale devono operare nuove e alte professionalità.

La pandemia ha messo in luce carenze in tutto il paese. Una nuova medicina territoriale richiede idee, progetti e risorse notevoli. Il Ricovery fund non riuscirà a farvi fronte. C’è il MES finalizzato alla sanità (36 miliardi), soldi immediatamente disponibili. Il gruppo 5 stelle non lo vuole come la Lega. “E’ un tema divisivo”, sostiene Conte, che parla pure di “Stigma“. “Saremo i soli. Non lo prende nessuno in Europa”.

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