Ritorna a Siponto Claude Monet, insieme a Van Gogh, Cezanne… e c’è pure N’ Guyen, pittore laotiano.
“La passeggiata nel campo dei papaveri” è uno dei quadri più conosciuti di Claude Monet. Uno dei capolavori dell’impressionismo, una rivoluzione di colori e di luce. I papaveri erano amati per la loro flessibilità, fragilità, semplicità. Si possono raccogliere anche quando sono ancora chiusi nella capsula ovale e dischiuderli, tirar fuori le foglie raggrinzite che sembrano non aspettare altro, si distendono vogliose di luce e aria. Non so perché il termine venga usato per indicare i personaggi più ragguardevoli (e presuntuosi) di una città; una pianta cosi fragile per figure non certo simpatiche!
A proposito di papaveri. Donad Trump e Melania hanno chiesto al Guggenheim Museum, per il loro appartamento alla Casa bianca, in prestito, il “Paesaggio con la neve” di Van Gogh, destinato però al Museo di Bilbao. Alla coppia presidenziale la direzione del museo ha offerto “America”, il water in oro a 18 carati perfettamente funzionante di Maurizio Cattelan, “una satira contro gli eccessi di ricchezza e di esibizionismo di una certa America”. Una proposta irriverente e provocatoria?
Le opere in prestito alla Casa Bianca sono una modalità utilizzata da altri presidenti americani. Qui, invece, a Siponto potete venire, passeggiare, visitare i dintorni e vedere installazioni e mostre temporanee. Un museo aperto, libero, fruibile con i 5 sensi. “Ma – direbbe qualcuno – questi quadri naturali sfumano, sono ogni giorno diversi e poi non si possiedono!” E non è questa la cosa bella? “In un mondo ideale, la mia casa sarebbe stata larga come lo spazio tra due montagne, con solo l’eco intorno a me. Ho sempre preferito la stanza vuota e la mente piena. Il vero lusso è non aver bisogno di oggetti” (Cattelan).
Quest’anno c’è pure un pittore laotiano, con il “Raccoglitore di papaveri” (e di oppio). Non è proibito scattare fotografie. E quindi le installazioni potete inventarle voi.