Le abitazioni a piano terra scompaiono e le strade restano sporche e incustodite.

POLITICA LOCALE

A Manfredonia, e in molte città del Tavoliere e del Gargano, in case a piano terra abitano prevalentemente gli anziani. Alcuni rifiutano di lasciare una abitazione piccola e senza grandi “comodità”; intorno ad essa costruiscono abitudini semplici e irrinunciabili: sedersi fuori al mattino con il fresco, la sera ricevere amici e parenti, stendere i panni, scambiare qualche parola con la gente che passa, in alcune zone ci sono ancora i piccoli negozi… E’ il vicinato vero. Ed è quello che tiene pulita la strada. Ricordo, nei luoghi dove ho abitato a Manfredonia, famiglie (pescatori per lo più) che arrostivano all’aperto il pesce e poi pulivano, strofinavano, lavavano. Non restava nemmeno una spina. Chi abitava a piano terra ci teneva alla pulizia del marciapiede e della strada. Ci giocavano i figli! La sera ci si sedeva fuori con i parenti. Era quello il salotto. Non era facile convivere, era difficile difendere la privacy, ma i bambini vivevano nella strada ed erano guardati dagli occhi di tutti. E poi c’erano delle figure che rimanevano nella memoria. Ricordo un vecchio pescatore. Viveva solo. Alto, magro, era molto povero ed era sempre a piedi scalzi, pulito e pieno di cura verso le persone e gli oggetti. Restituì tre fiammiferi che aveva ricevuto in prestito. A mia madre che cercava di dissuaderlo. “Tu, figlia mia, li hai comprati!”.

Ora il traffico a dismisura, le macchine in sosta (quasi un termosifone enorme che toglie il respiro) davanti all’uscio, unica fonte di aria e luce, e forse una piccola finestra sul retro… Il piano terra sta scomparendo. A volte si aspetta la morte degli anziani che vi abitano per trasformarlo in garage, in magazzino.

Il piano terra è stato cancellato nei nuovi quartieri Un tecnico che cura qualche comparto mi ha detto giorni fa: “Che errore! Proprio oggi ero con alcuni colleghi e cercavo un bicchiere d’acqua e lì (nei comparti) non c’è nulla, non ci sono bar. A piano terra ci sono appartamenti con giardino e recinto. Abbiamo sbagliato tutti! Una signora mi ha detto che per fare colazione si va con la macchina a Manfredonia”.

La progressiva scomparsa delle abitazioni a piano terra anche nei quartieri antichi di Monticchio e Centro-Scaloria è una tema politico importante. Gli anziani e i disabili che le abitano, affacciate sulla strada, vivono bene. Lo sanno gli operatori sociali. Questa scelta permette di tenere insieme autonomia, sicurezza, relazioni. E’ sufficiente camminare a piedi per Monticchio per rendersene conto. Una modalità abitativa che si poteva difendere e trovare il modo per farla convivere con la modernità. Così come è utile passeggiare nel secondo piano di zona o nei comparti per pensare e immaginare come può essere difficile la vita degli anziani e delle persone disabili.

“Io venivo da Foggia per l’estate, mi dice un signore anziano, ero bambino, adolescente. Ritornavo sempre molto triste. Foggia era sporca, Manfredonia era bella, pulita, in corso Roma le persone lavavano davanti casa loro. Si poteva mangiare per terra. Ora invece è tutto diverso, la sporcizia è ovunque”. Quell’immagine di Manfredonia povera e pulita che meravigliava tanti visitatori non è una deformazione della memoria, nasceva dall’esistenza del vicinato, dal vivere la strada, come luogo sociale! Poi sono venuti gli appartamenti, i grossi edifici, e ci si è chiusi nelle tane.

A sentire alcuni, Manfredonia ha perso la giovialità di un tempo, mostra forme di risentimento e di rancore, prima sconosciute. I due aspetti si intrecciano? Manfredonia pulita e ordinata era anche allegra e gioviale?

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